Kushiel's Legacy ~ Jaqueline Carey's Saga First Italian Forum {Since 27-12-07}

Saga sui vampiri

« Older   Newer »
  Share  
NimuedelLago
view post Posted on 25/5/2009, 12:00




Queste tre storie sono storie che mi sono state ispirate dalle figure tenebrose dei vampiri. Sono uscite dalla mia testa ben prima che leggessi la saga della Meyer.. Ovviamente la storia è originale e guai a chi copia!!!!

1- Stella cadente

Ho amato cio che il mio cuore voleva amare,
ma non ho mai deciso di mia spontanea volontà,
le sue mani,
i suoi capelli erano la mia via verso la follia e verso un mondo nuovo.
Natale,
festa di ricordi o festa della rinascita?
Sarà la mia rinascita o la mia morte oggi?
I pensieri di Gabriel fluttuavano all’interno del castello di Parigi. Passò vicino a uno specchio e il suo sguardo non lo ricambiò. Sospirò e si chiese se un giorno quella maledizione lo avrebbe lasciato andare. Una nuvola grigia che oscurava il cielo si dissolse e la luce della luna scoprì il suo vero volto. Alto, magro, capelli castano scuro con ciocche grigie e occhi verde azzurro. Un ragazzo nel corpo di un vecchio.
“ La maledizione è la mia benedizione
Solo per lei io sono questo.
Egli era un vampiro, un vampiro della razza dei Hud. Una razza che si nutriva solo ed esclusivamente del sangue dei gatti. Gabriel avrebbe fatto a meno di succhiare il sangue ma doveva farlo. Doveva farlo perché così avrebbe salvato Elisay.
Succhio la vita degli altri
Ma la mia vita non è già stata risucchiata?
I suoi passi furono ricoperti dallo spesso strato di polvere che ricopriva il pavimento del castello. Ormai la notte stava per svolgere al termine. Era la vigilia di Natale e un anno fa moriva Elisay. La neve ricopriva il paesaggio e anche la casa dove Elisay riposava. Riposare, pensò Gabriel sarcastico, se mai morta. La vigilia di natale portava anche una novità.
Se mai una stella cadente cade” la voce di Elisay gli risuonò nell’animo “ Risvegliami
Erano passate tante stelle cadenti ma lui non l’aveva svegliata. Aveva paura di trasmettergli la sua maledizione. Stette davanti all’inferriata, mordendosi le labbra con i canini affilati. Ignorò il dolore e continuò a guardare la nevicata con un groppo allo stomaco.
“ Perché non mi vuoi salvare?”
La voce di Elisay lo attraversò come un pugnale nel cuore. Si girò di scatto ma non vide nessuno, solo la sua pallida ombra sul pavimento. Se l’era immaginata, era questa l’unica spiegazione.
“ Ascoltami Gabriel, svegliami”
Il cuore del vampiro cominciò a battere sempre più forte. Si girò ma la voce non si fece risentire. Corse verso tutte le stanze, non trovando nessuno ma recuperando pezzi di ricordi. In una stanza, ormai ammuffita, era stata la sua stanza d’amore, la stanza dove Gabriel aveva contratto la maledizione. Entrò in quella stanza. Era cambiata moltissimo. Non più tetra ma luminosa.
“ Mi hai trovato amore mio” la voce di Elisay gli entrò nell’animo.
Gabriel si girò ma non vide nessuno. Pensò che quella voce era solo una voce immaginata dalla sua testa. All’improvviso vide un bambino inginocchiato davanti a un albero luminoso e pieno di palline. Gabriel aveva smesso di credere al Natale tanto e tanto tempo fa. E pensare che aveva il nome dell’angelo più famoso. Il bambino pregava davanti all’albero e non diede segni di vedere Gabriel poi con una voce non sua gli domandò “ Gabriel tu credi al Natale?”
No” rispose Gabriel “ Ho smesso di crederci”
Il bambino smise di pregare e lo guardò negli occhi. Aveva profondi occhi azzurri e un’aura di solennità dentro di sé. Aveva più anni di quanti ne dimostrasse. Si avvicinò a Gabriel e gli chiese “ Posso domandarti il perché?”
Gabriel era restio a parlare con uno sconosciuto e girò la testa da un’altra parte.
È morta qualcuno che conosci?” il bambino adesso non sorrideva più e una lacrima gli scese lungo le guance. Adesso era il bambino a essere triste.
“ si” confermò Gabriel inginocchiandosi per guardare il bambino “ Si, è morta una persona che amavo nel giorno di Natale. Non mi va di credere nel Natale.”
Il bambino sorrise e due denti canini brillarono all’interno della sua bocca. Gabriel boccheggiò e arretrò spaventato. I capelli castano suoi e occhi viola di Elisay. Chi era quel bambino?
“ Qualche problema?” il bambino adesso era preoccupato e toccò la faccia del vampiro. In quel momento una stella cadente infiammò l’aria e Gabriel seppe cosa fare.
È arrivato il momento” il tono della voce di Elisay era carica di gioia.
Adesso Gabriel sapeva da dove veniva la voce. Da dentro l’armadio. Aprì l’armadio e vide un letto di ottone ricoperto da una teca di vetro. Dentro c’era lei.
Elisay dormiva profondamente incurante. Gabriel entrò nell’armadio e si avvicinò a Elisay. Aveva la pelle candida, capelli d’ebano e occhi da orientale. I lunghi capelli ricoprivano il petto conficcato da una freccia sparata dall’ultimo Cacciatore dei Vampiri. Il bambino guardò la donna e un sorriso malinconico si dipinse sul volto.
“ Cosa aspetti?” lo incoraggiò il bambino “ Svegliala”
Gabriel annuì meccanicalmente e prese la teca di vetro. Il sorriso di Elisay era ancora più bello. Sospirando affondò i canini lungo il collo ridandole la vita. Sembrava che lei non si svegliasse.
“ Credi nei miracoli Gabriel?” la voce del bambino era un sussurro in quel silenzio assurdo “ Io sì.
A quelle parole del bambino, gli occhi viola di Elisay si aprirono lentamente e un sorriso stanco si dipinse sul volto.
“ Ne hai messo di tempo!” ridacchiò Elisay e poi seria “ Mi sei mancato Gabriel”
“ Anche tu mi sei mancata” la voce di Gabriel era rotta dall’emozione “ Anche tu”
Il bambino li guardò contento e stava per andarsene quando Elisay lo chiamò “ Lucos”
Il bambino si girò al suo nome e sorrise indolente. I suoi occhi i si scontrarono con quelli viola di Elisay.
“ Cosa significa Elisay?” la voce di Gabriel era carica di aspettativa.
Lucos si avvicinò a Gabriel e a Elisay e disse semplicemente “ Buon Natale, mamma e papà”
A Gabriel stava girando la testa. Quel bambino era suo figlio? Guardò i suoi occhi e dovette arrendersi alla verità. Era davvero suo figlio. Ma quando era nato?
Si girò a guardare Elisay che con un sussurro gli disse “ Sono incinta di te Gabriel”
Quel bambino sarebbe nato quello stesso giorno.
Quel bambino che gli aveva dato la possibilità di fare quello che aveva rimandato da sempre.
Adesso conosceva a fondo il significato del Natale.
Gabriel prese il bambino e lo baciò sui capelli. D’improvviso una luce illuminò il castello cancellando tutto e quello che era vecchio e carico di male. La stanza si allargò e il bambino scomparve dentro la pancia della madre.
Adesso era tempo di rinascere,
tempo di dare una nuova speranza.
Una stella cadente crollò vicino al castello e Gabriel si avvicinò a Elisay e gli toccò la faccia. Chi aveva mandato quel bambino? Il vampiro non sapeva spiegarselo ma era il più bel regalo del mondo. Adesso sapeva che il Natale era credere nei propri sogni e nell’impossibile.

Cristina Maria Casella..
2- Gocce di speranza


Sapevo che il tuo respiro mi avrebbe salvato,
il morso del tuo bacio,
troppo lieve per essere sacro
e troppo pesante per essere magico,
io lo so che mi avrebbe salvato.

I pensieri di Elisay erano imprigionati all’interno della teca di vetro. L’abito di seta viola trasparente lasciava intravedere la larga chiazza di sangue nel cuore e il ventre gravido. Elisay era una vampira dell’antica regione dei Jesaw, una razza che succhiava il sangue di chi stava per morire. Lo faceva per una questione di sopravvivenza da quel limbo imprigionata.

Ho succhiato tanto la vita degli altri
Ma avevo sete di sopravvivenza..
Potrai mai perdonarmi?

Il perdono lei lo chiedeva a Gabriel, il vampiro che la cercava disperatamente. Era stata lei a trasmettergli la maledizione del vampirismo durante una notte di fantasmi. Era una bella notte e una notte da non dimenticare.

Ho assaporato il suo sapore,
ma gli ho trasmesso la mia maledizione
vorrei solo un ultimo bacio.

Quella notte, quel 27 novembre, era stata una notte troppo bella. Nella stanza lui e lei in quella notte di amore che andava al di là dell’amore stesso. Che sensazione e che emozione tenerlo tra le braccia, sentire Gabriel dentro di sé, sentire davvero l’amore. Poi lei lo aveva morso sul collo e lui se ne era andato via senza una parola, senza un gesto.

Il mio morso sul collo
Era solo un modo per tenerti legato a me,
vuoi essere il mio compagno?

Girò gli occhi viola sospirando nostalgicamente. Credeva ancora ciecamente nella speranza che lui la salvasse. Lo vide che la cercava insieme a un bambino piccolo. Il suo piccolo Lucos.

Hai trovato la forza di perdonarmi – la voce di Elisay era un sussurro di gioia..

Poi sentì l’armadio che si apriva, la teca del letto rotta da un pugno e l’odore di muschio e di vampiro di Gabriel. Sentiva anche le lacrime di gioia e di perdono della persona che aveva sempre amato. Poi il morso nel collo..

Ho sentito la tua linfa vitale dentro di me
La vita rifiorisce in me
E adesso posso vivere di nuovo.

Elisay aprì gli occhi e li fissò intensamente nel viso di Gabriel. Si poteva leggere lo stupore e la meraviglia.

“ Io ti amo” sussurrò Gabriel un po’ impacciato.

Elisay adorava il suo modo di fare impacciato. Lo amava moltissimo , era per quello che lo aveva amato. La freccia dell’ultimo cacciatore non aveva fatto il suo effetto grazie alle ultime gocce di speranza di Gabriel.


Capitolo 3-La caccia di Christopher Heah



Era la mattina, il momento ideale per uccidere i vampiri, esseri mostruosi che succhiavano il sangue dalle vene di ignari. La mattina, quando il sole baciava per l’ultima volta la luna, era il momento dell’assassinio. Ucciderli tutti e non preoccuparsi se erano effettivamente cattivi. Era questo quello che pensava Christopher Heah, Cacciatore di Vampiri dell’Ultimo Livello. Era il 29 novembre e un’aria viziata mista tra scirocco e tramontana riempiva il cielo nel suo palazzo posto sopra una collina inselvatichita. Lo scintillio dei suoi occhi neri rivelava un uomo disposto a tutto per fare morire i vampiri. I suoi capelli lisci castano scuro incorniciavano un viso con una mascella imponente, un naso grosso e un po’ aquilino e orecchie leggermentamente a punta. Nel suo ambiente era chiamato “ L’elfo”.
Era tramonto quando la porta del suo studio si aprì e entrò un’avvenente ragazza, di nome Dyane che lo avvertì “ I vampiri si sono mossi”
Dyane era stata adottata dalla Gerarchia dei Cacciatori dei Vampiri all’età di sette anni orfana di entrambi i genitori ed erano stati per lei una famiglia adottiva. Adesso aveva 17 anni e stava per superare il livello di Mediatore tra i Vampiri. Anche tra i Cacciatori c’era chi non ammazzava, ma cercava vie per dialogare. Christopher aveva sempre sospettato che Dyane avesse un debole per i vampiri, ma la ragazza non gli aveva mai dato problemi….
Christopher annuì con un sorriso trionfante e firmò qualcosa che poi risultò un contratto di uccisione. Pur essendo caratterizzati come mostri, i vampiri non potevano essere uccisi così. Questa era una cosa che Christopher non sopportava, ma non poteva protestare alla gerarchia dei Cacciatori dei Vampiri.
“La famiglia finirà”
Dyane aprì la maniglia di ottone lo lasciò lì con la sua risata. Qualcuno nell’ombra si mosse e andò ad avvertire..

“ Papà guarda che so fare”
Il piccolo Lucos fece una piccola capriola all’indietro e all’ultimo momento battè le mani e si trasformò in un piccolo di giaguaro. Aveva 11 anni ed era molto talentuoso. I suoi denti canini erano particolarmente sviluppati e prometteva di essere un vero vampiro gentiluomo.Gabriel battè le mani con fare svogliato. Aveva la testa da un’altra parte.. Dopo aver salvato Elisay dalla freccia d’argento, i Cacciatori dei Vampiri erano scomparsi e questa cosa non piaceva al neo vampiro..
“ Papà ma non mi hai visto” protestò il bambino sbattendo i pietri per terra.
“ Scusami, ma ho altro da fare” si scusò Gabriel scompigliandoli i capelli.
In quel momento arrivò Elisay, sua moglie. Vederla riuscì a rincuorare il cuore di Gabriel e a fargli dimenticare il pericolo che stavano attraversando. I suoi capelli neri profumavano di mirto selvatico e il colore dei suoi occhi era il colore della lavanda. Il bambino appena notò la madre si precipitò da lei e le disse “ Papà non vuole giocare con me”
Sua madre lo consolò per un po’ e poi lo mandò a giocare nel giardino di casa. Con i gatti lupini che si trovavano nelle casette di pietra.
“ Cosa hai Gabriel?” chiese Elisay
“ Sono preoccupato per i Cacciatori di Vampiri” le disse Gabriel senza tanti giri di parole “ è da quando ti ho salvato che non si sono più fatti sentire”
“ Può darsi che ci hanno lasciato in pace” ipotizzò Elisay “ Non essere così pessimista”
Gabriel le sorrise non convinto e rivolse il suo sguardo verde azzurro al tramonto e vide un’ombra che camminava di pari passo con la luce del sole.

“ Cosa?” il grido velenoso di Christopher riempì ogni fessura del castello.
Dyane tremò alla voce del suo capo e balbettò “ L’ombra protettrice dei vampiri..”
Il Cacciatore dei Vampiri dovette fare uno sforzo per non gridare contro la ragazza. In fondo che cosa aveva fatto? Le prese il mento e la guardò attentamente. Nei suoi occhi c’era la verità. La prese per il mento e poi la lasciò andare.
“ Chiama Harry e Andrew” le intimò ripredendo in un attimo il suo ruolo di Cacciatore “ Devono catturare l’ombra..”
Dyane andò a chiamare i due sottoufficiali, quando aprendo una porta nel sottoscala ne scoprì i corpi di Harry e Andrew. L’ombra era stata furba e aveva eliminato i due cacciatori più potenti dopo Christopher. I due sottoufficiale, crollarono come birilli quando la porta fu spalancata. Avevano il collo color viola, segno di un violento strangolamento e i loro occhi erano stati cavati per metà. Dyane rabbrividì, era la punizione per essere assassini di vampiri.
“ Dyane?” la chiamò Christopher bruscò “ Hai chiamato Harry e Andrew?”
La Cacciatrice deglutì e disse con voce tremula “ Qualcun altro li ha chiamati prima di noi”
Christopher sputò per terra e andò a controllare. I suoi passi rimbombavano all’interno del castello, mentre scendeva lungo i gradini di pietra. Dyane era lì che tremava e indicava i corpi dei sottoufficiali. Li guardò impassibile, costatando la morte e disse impassibile “ Chiamate il mago nero dell’Inferno”
“ Non potete” protestò Dyane “Morirete”
Il Cacciatore dei Vampiri le rispose con una risata glaciale che rabbrividì Dyane e la ragazza si trovò in un attimo ad essere fan dei vampiri.


L’ombra avanzò ancora di qualche passo e si materializzò nel momento tra il crepuscolo e la notte. Era Dyasew, l’ombra protettrice dei vampiri. Elisay lo vide materializzarsi e gli andò incontro. Aveva la forma di un essere umano, tranne per i capelli così biondi da sembrare argento e lunghe unghie affusolate. Tra le unghie scorreva sangue fresco. Si girò verso la coppia di neo vampiri e fece un inchino galante a Elisay e uno formale a Gabriel. Tirò fuori la lingua divisa in tredici parti e sputò un osso. Probabilmente umano.
“ Dyasew” esclamò Elisay andandogli incontro “ Come mai da queste parti?”
“ Sono venuta ad avvertirvi del pericolo che andate incontro” disse l’ombra in un accento che riassumeva tutte le lingue del mondo “ Christopher è disposto a darvi la caccia”
“ Avevo detto che Christopher non ci avrebbe mai mollato” esclamò Gabriel
La vampiressa lo zittì e ascoltò quello che aveva da dire l’ombra. Ma l’ombra sembrò tremolare a contatto con l’aria fresca e pungente della notte e l’unica risposta che ottenne Elisay fu “ Non potate i gigli rossi a dicembre”
Dopo il vento provienente dal mare cancellò ogni traccia dell’ombra e materializzò davanti alla coppia di vampiri un nuovo mondo di dubbi e di pericoli. Si girarono insieme a vedere il loro piccolo Lucos e aspettarono..


“ Non potete” urlò impotente Dyane tirando Christopher “ Non potete vendere la vostra anima così”
“ Taci Dyane” la rimproverò Christopher “ è l’unico modo”
“ Non è l’unico modo” protestò la ragazza tirando la camicia con tutte le sue forze “ Ci sono tanti altri modi..”
La ragazza non ebbe modo di finire la frase che una mano possente le diede un potente schiaffo. A contatto con lo schiaffo, Dyane cadde a terra. Christopher le prese il mento malamente e le disse arrabbiato “ La prossima volta, ti finisce male..”
Dyane raggruppò tutto il suo coraggio e gli rispose con un sorriso di sfida. Il Cacciatore di Vampiri pensò di punirla subito per la sua arroganza ma dovette controllarsi.. Nell’aria c’era il suono delle cornamuse infernali.. Il Mago Nero dell’Inferno doveva essere arrivato.
“ La vostra anima andrà in Inferno”
“ Io sono l’inferno in persona” la risata glaciale di Christopher fu l’ultima cosa che sentì Dyane prima di svenire.
Christopher la lasciò lì a piangere e uscì dal castello. La luna era a falce e il vento proveniente dal mare sventolava gli alberi di pioppo e abete. Davanti da lui c’era una figura ammantata di nero con venature d’argento. Aveva occhi color dorato violetto e i capelli color bianco sporco.
“ Christopher” sibilò il Mago Nero dell’Inferno “ Cosa ti angustia questa volta?”
Il Cacciatore dei Vampiri si inginocchiò davanti al Mago Nero e gli baciò la mano destra, mentre gli chiedeva servile “ Gaswat ho bisogno del vostro aiuto per sconfiggere i vampiri!”
Il mago nero rise sarcastico e scosse la testa “ Il mio aiuto? Io non mi abbasso a queste cose futili“
“E se dovessi offrirti la mia anima?”
Gaswat stava per ritornare nell’inferno quando i suoi occhi dorato violetto si fissarono su quelli di Christopher e sibilò “Davvero saresti disposto a farlo?”
Christopher esitò un momento e poi affermò rabbrividendo “ Sarò disposto a fare qualunque cosa”
“ Sei davvero disperato” commentò Gaswat con un ghigno “ Accettò la tua offerta, ma dovrai offrirmi la tua anima”
Il mago nero alzò le braccia e creò una catena di aria che avvolse l’interno di Christopher prelevando l’anima e mettendola dentro una scatola di vetro. Il Cacciatore di Vampiri rivolse uno sguardo vacuo al mago nero mentre biascicò “ Grazie”
Il mago nero lo lasciò rientrare nel castello mentre sussurrava al vento “ Se si vende l’anima per amore è un’eroe dell’umanità, ma se si vende l’anima per potere sarai sempre un anti-eroe”
Poi mise le mani davanti alla bocca e emise uno stridio insopportabile e cavalli di fuoco lo riportarono all’interno dell’Inferno. La risata velenosa di Gaswat imperversò nell’aria per tutta la notte. Christopher andò all’interno del castello e si guardò allo specchio. Era perfettamente normale , tranne per il colore degli occhi che era bianco nero, simbolo di chi aveva offerto la propria anima di propria volontà.
Dietro di lui “ Ti sei fidato dell’Inferno. Ma bada che l’Inferno ti tradirà”
Christopher si girò di scatto sibilando. Ma dietro di lui non c’era nessuno.

La caccia del Cacciatore dei Vampiri iniziò il 1 dicembre, proprio mentre nella cittadella di Florentiasw si festeggiava l’arrivo del primo sindaco femmina. Avanzò lentamente, camminando a quattro zampe e fiutando le orme del sangue dei vampiri. La sua attenzione si concentrò su casa vittoriana e lì c’era Gabriel. Gabriel. Una lacrima di rabbia e di delusione attraversò le sue guance. Quello era suo figlio Gabriel. Non poteva ucciderlo, ma la promessa fatta al Mago Nero dell’Inferno era una promessa che non si poteva stracciare.

Il cielo si stava tingendo di rosso e Gabriel stava sistemando i gigli rossi del suo giardino. Era una bella serata di dicembre e l’aria si stava lentamente raffreddando. Elisay lo chiamò “ Gabriel vieni dentro”
Il neovampiro finì di potare le ultime spine dei gigli rossi e alzò gli occhi al cielo. Una leggera aria di tramontana si levò di improvviso e smosse le sue piantagioni di gigli. La voce vivace di Lucos chiamò “ Papà rientra, l’ombra ci ha detto di stare a casa” Gabriel stava per alzarsi ma non ebbe nemmeno di alzare un braccio quando una mano umana gli serrò il collo. La lotta fu furibonda e finalmente Gabriel riuscì a vedere il suo assassino. Christopher Heah. Gabriel riuscì ad evitare un coltello d’argento gettandosi a destra tra i gigli neri.
“ La famiglia dei Vampiri dovrà morire” la risata di Christopher era fatta di pazzia non controllata.
Gabriel scosse la testa incredulo e poi evitò un’altra coltellata d’argento tra le costole. Afferrò il bastone d’oro che gli serviva per smuovere le zolle ed evitò di avere le coltellate. Un suono limpido e sinistro risuonò all’interno della casa. Il bastone si ruppe come un fuscello e lasciò Gabriel senza una difesa.
“ Il tuo cuore sarò mio”
Christopher stava per preparare il colpo finale quando una freccia ricoperta di zaffiro lo colpì alla schiena. Gabriel alzò gli occhi e notò una ragazza dai capelli neri ricci sopra il comignolo della loro casa. Christopher si girò verso la ragazza e le lacrime scorsero nelle guancie liberatorie.
“ Avevi ragione” le sue ultime parole prima di addormentarsi. “ Mi sono venduto per ammazzare una parte di me stesso”
Poi una voragine lo accolse in un abbraccio senza fine. In un abbraccio sepieterno con l’Inferno.
Gabriel ed Elisay alzarono gli occhi al cielo ed Elisay trattenne un sospiro di sorpresa. Dyane. Credeva che fosse scomparsa. Poi Dyane scappò via. Era tempo di dare spazio libero a quella famiglia.

Fine


 
Top
Moirin
view post Posted on 25/5/2009, 13:52




Uao!!! Mi piace moltissimo!
 
Top
NimuedelLago
view post Posted on 25/5/2009, 19:20




Grazie mille Moirin...
 
Top
2 replies since 25/5/2009, 12:00   500 views
  Share