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Merlino prendi la spada

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NimuedelLago
view post Posted on 24/5/2009, 21:07




Merlino prendi la spada


Nda: Questa ff mi è stata ispirata dalle leggende di Avalon. Tutti i personaggi, tranne alcuni, appartengono alla leggenda e agli straordinari Celti che ce l’hanno tramandata. Mi è stata ispirata dalle Nebbie di Avalon della Bradley.

“ Lontano dagli occhi umani,
si staglia il profilo di un ‘isola,
fatta di sogni e di pensieri,
filati con la magia del cuore.
Questa è Avalon”

Il sole era alto nel cielo in un’isola a sud dell’Inghilterra. L’isola formata da quattro colline, sospesa tra il mondo reale e il mondo immaginario, si stagliava suprema nella coltre di nebbia. Nonostante tutto, la nebbia non sconfiggeva il sole che illuminava l’isola. L’isola di Avalon. Un’isola che avrebbe conquistato il cuore di molte persone. Una sacerdotessa, vestita con una semplice sopratunica fatta di pelle di cervo e una cintura di bacche cremisi avanzava verso la sommità del colle più importante dell’isola. Aveva lunghi capelli bruni, pelle olivastra e occhi profondi color grigio mare. In cima c’era una torre di pietra, dove altre sacerdotesse la stavano aspettando. Un grande fuoco si stagliava in mezzo a loro e faceva vedere il viso potente, sublime e terribile della Dea Mater, la dea di tutti gli dei, la Madre e la Consorte Divina. La sacerdotessa, di nome Beltane, come la dea stessa, si preparò per il rito delle Nozze Sacre.
“ Questa sera cambierà tutto. Tu partorirai il grande prescelto dei Druidi”
A dirlo era Brigit, una sacerdotessa con il dono della profezia.
Beltane si lasciò spogliare e si fece mettere una cintura di bacche, unico ornamento in tutto il corpo e aspettò pazientemente che il suo Consorte arrivasse. Non sapeva nulla di lui, la Dea sceglieva il Consorte all’insaputa dei suoi adepti, a testimonianza che l’amore non è univoco ma straordinariamente universale. Beltane dovette reprimere un sorrisetto, pensando che i preti nella vicina Glastonbury avrebbero pensato a un rito diabolico. Era spesso la paura a dire cosa era diabolico oppure no.
“ Cominciano le nozze sacre”
A dirlo fu un druido che con un bastone tracciò un segno magico sulla terra e fece avanzare il Consorte. Beltane si sentì avvampare dal piacere. Era bello, con capelli castani scuri decorati con bacche di melograno, e i suoi occhi sotto la maschera da cervo si fondevano con il cielo di Notte.

“ Dagli la forza di superare questa prova… Il Consorte sfiderà il Re Cervo e lo sacrificherà per permettere alla Dea di rinascere e di dare nuova vita al mondo”

Il Consorte cominciò il suo addestramento, correndo attraverso i cervi e cercando di catturare l’attenzione del capobranco, il Re Cervo. Tutto andò bene, fino a quando il cervo non si accorse dell’intruso e cominciò ad attaccarlo.
Il Consorte deve trovare la forza per sconfiggere il vecchio e dare vita al nuovo.. la dea deve risorgere di nuovo per dare vita al mondo.
Il Consorte non si lasciò impressionare e con una mossa sublime lo uccise con una fendente al fianco sinistro. Gocce di sangue fresco lo macchiarono a testimonianza che adesso era lui il Consorte e Cervo Giovane. Si avvicinò alla Sacerdotessa e nella sua faccia vide la figura bellissima della dea e la baciò sui seni. Lei lo attirò su di sé e le Nozze Sacre ebbero inizio. La sacerdotessa sentì la gentilezza, l’audacia, il coraggio di un giovane che l’a voleva amare. I loro nomi si fusero in un solo urlo che fu sentito anche nell’Isola dei Preti.

“ Un giorno Dio vi punirà per i vostri peccati”.

I due amati non sentirono la maledizione del prete e continuarono ad amarsi. Sapevano che forse non si sarebbero rincontrati mai più e non volevano. Si addormentarono vicino e non appena l’alba ebbe accarezzato i loro occhi, gruppi di sacerdotesse e druidi li separarono e il giorno sfiorò splendente nell’isola di Avalon.

Nove mesi dopo

Un gruppo di sacerdotesse tenevano un’altra, dolorante per il travaglio. Il tempo di nascere per il bambino di Beltane era giunto. Beltane aveva i capelli castani scompigliati e la fronte era madida di sudore. Una sacerdotessa le fece bere un decotto alle erbe che la fece calmare e il bambino nacque. Disinfettarono le ferite della gravida e dopo lo donarono alla madre. Beltane sorrise alla vista di quel bambino. Nessun Dio lo avrebbe odiato, era il frutto dell’amore di un uomo e di una donna. Il bambino si attaccò al seno della madre e poppò. Beltane sorrise e si addormentò con il bambino tra le braccia. Quel bambino era Merlino.
“ Lunga vita a Merlino, Prescelto tra i Druidi, che la Dea ti faccia dono di una vita lunga e con doni straordinari”.
Era il Solstizio d’Inverno e sia i Druidi che le sacerdotesse si dedicarono a danze e canti per quel bambino che avrebbe cambiato la storia di Camelot e di un re di nome Gwydion, ovvero Artù.
Il tempo passò e Merlino si faceva un bel bambino. Era più alto di tutti i suoi compagni a undici anni e i Druidi vedendo che era dotato della Vista e molto preparato nelle arti magiche lo presero con sé. Merlino appresa la notizia corse alla casa della madre, una casa in cima al Tor e spalancò la porta. Sua madre stava filando una coperta per l’inverno ed era scossa da brividi di freddo. Continuò il suo lavoro ma smise quando il figlio aprì la porta. Poteva sentire l’allegria e la gioia di un bambino e ne fu felice. Anche se in quel momento sapeva che avrebbe affrontato la più difficile delle prove. Beltane dovette frenare una lacrima disobbediente e si costrinse ad ascoltare il figlio. Sperava solo che questa prova non lo avrebbe segnato per sempre e che avrebbe capito il volere della dea, Madre della Nascita, Morte e della Rinascita.
“ Madre mi hanno preso” la voce musicale di Merlino risuonò gioiosa “ Sarò un druido”
Beltane non potè frenare l’allegria di suo figlio , anche se stava male “ Sono contenta che il volere della Dea ti piaccia. Vai e rendila fiera con il suo talento”
Merlino si accorse che la madre non stava bene e che accanto a lei c’era una tazza con po’ di sangue. I suoi occhi grigio mare erano spenti e anche la voce era fievole.
“ Cosa succede madre?” indagò Merlino con un groppo al cuore.
“ La dea ha deciso che è questo per me il momento di morire”.
“No madre no” gridò Merlino angosciato “ No sei ancora giovane, parteciperai a numerose Nozze Sacre..” il dolore gli bloccò le parole e cullò nelle sue braccia la madre.
“ Merlino dobbiamo andare”
“ Non voglio Madre non puoi morire, parteciperai a numerose Nozze Sacre” ma non appena finito, la madre chiuse gli occhi e si appoggiò al tavolo. Non parlò più e Merlino seppe che sua madre aveva raggiunto la Pace Divina. L’urlo di Merlino fu sentito anche dai preti e per la prima volta le campane della chiesa di San Michele suonarono in segno di lutto per quel popolo fatato, così diverso dai Cristiani.
“ Ognuno di noi deve essere ricordato” sussurrò lo stesso prete che li aveva maledetti una notte di undici anni fa “ In questa notte i Cristiani pregheranno anche per la religione celtica”.
Poi Merlino si lasciò trascinare senza energia dai druidi, con gli occhi colmi di lacrime. La Dea aveva portato via sua madre troppo presto, prima di vederlo fargli la sua iniziazione a Druido. Con il cuore colmo di lacrime partecipò ai riti magici. La sua preparazione partì dallo studio degli antichi canti musicali dei Druidi, della mitologia druidica per finire la sua preparazione da Druido. Era un duro allenamento che coinvolgeva il cuore e l’anima e la sua ultima prova era di spostare una quercia con il vischio al centro del lago. Una notte, nella notte della festa della Yuletide, nella festa dei Lumi, la festa che i Cristiani chiamavano Natale, il suo mentore si avvicinò e gli disse che ormai era tempo che diffondesse la saggezza druidica e che incontrasse la sua vera natura, il suo destino. Era troppo cresciuto per vivere a fianco dei Druidi e doveva abbracciare il suo destino.
“ Ben presto la Dea ti verrà incontro” la voce grave del suo mentore gli annunciò il volere della Dea “ La incontrerai presso le grandi acque e incontrerai il tuo destino”
Merlino che allora aveva diciasette anni lo ascoltò attentamente e disse “ La Dea guiderà i miei passi”.
Non lo disse con entusiasmo e per evitare che il mentore lo rimproverasse ancora, Merlino prese il bastone da druido e lasciò il suo mentore, diretto verso il grande lago dell’isola. Voleva vedere cosa voleva la Dea da lui, la Dea che con i suoi grandi misteri ruotava il mondo intero. La luna era nella piena fase del novilunio e la terra d’Avalon era immersa in un buio mistico. L’unica cosa che faceva luce erano dei fiori incantati che illuminavano con una leggera fluorescenza blu. Arrivò a un lago a forma di rosa dalle acque rosse con centro una zolla di terra galleggiante e con una rosa blu in mezzo. Appena arrivò al centro del lago, si sentì il cuore colmo di tante sensazioni tutte contraddittorie tra di loro. Era lì dove era stata sepolta sua madre. In quella notte aveva maledetto la Dea per la prima volta.
Perché ti sei portata via mia madre? Poteva portare ancora tanta gioia alle Nozze Sacre?”
Quella domanda fu sentita dalla dea che si presentò a lui. Ci fu una luce abbagliante che illuminò il cielo per parecchi secondi e dal nulla apparve la figura di una donna dalle fattezze di fata. Per un momento pensò che fosse sua madre per quando fosse assomigliante. I lunghi capelli castani erano però ricci e i suoi occhi verde castano. Lungo la sua schiena c’erano un paio di ali di cigno incorporee. Reggeva un calice di acqua cristallina e la sua mano destra era decorata con petali di rosa. Stava stagliata lungo la zolla di terra e prese la rosa blu. Puntò il suo indice sinistro verso Merlino e gli parlò con voce eterea e dolcissima.
“ Sei tu merlino, Druido di Avalon?”
“ Sono io” la sua voce era colma di riverenza per quella donna che non aveva mai visto” Sono Merlino Taliesin, Druido di Avalon, al servizio dei grandi Dei”.
“ Io sono Viviana, la Dama del Lago, Custode della Spada di Excalibur, la spada portata dai Grandi Dei per dare pace al mondo”.
“ Perché sei venuta?”
“ Per darti Excalibur e donarla al più grande uomo della terra, l’uomo che governerà la terra della Britannia e ritornerà quando ci sarà bisogno”
“ Io non posso prendere la spada” negò il Druido “ Non ho ancora perdonato la dea”
La risata di Viviana fu come il canto degli usignoli e gli rivelò “ La dea ti ha perdonato invece e come sua discepola ti dono Excalibur. Tu sarai il mentore di Re Artù”
“ Perché mi ha perdonato?”
“ La Dea è misericordiosa e il suo volere molto spesso non può essere compreso da semplici mortali. Molto spesso neanche io riesco a capire quello che vuole dire, ma quello che fa lo fa per la salvezza del mondo intero. Tu sei troppo importante per essere ignorato”
“ E se io non volessi prendere la spada?” la sfidò Merlino.
Gli occhi di Viviana brillarono di collera, mentre la sua voce era calma “ Sarai il responsabile della caduta di Avalon e della non nascita del futuro di Artù. Sei così egoista da condannare per sempre la Dea?”
Non lo era ma quella era una decisione difficile da prendere. Poi Viviana gli appoggiò una mano delicata sulla spalla e gli consigliò “ Fai quello che il cuore decide. La Dea lo appoggerà, ma fallo con il cuore. Non lasciarti catturare dal rancore e dai cattivi pensieri.”
La voce di Viviana convinse Merlino a prendere la spada. La spada fatta d’argento e di gocce d’acqua emanava un potere straordinario.
“ Stanotte la volontà della Dea si è compiuta. Tu entrerai nella leggenda Merlino”
Dopo quelle parole profetiche Viviana scompari nel lago e la luna ritornò nel suo splendore. Mise la spada nella guaina di pelle di pecora e si avviò dal suo Mentore.

La storia stava per cominciare e nonostante fosse spaventato, andò incontro al suo Destino. Excalibur. La spada che avrebbe cambiato la vita di molti uomini.


Fine
 
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Moirin
view post Posted on 24/5/2009, 21:23




Uao, molto bella!
 
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NimuedelLago
view post Posted on 24/5/2009, 21:33




Grazie tesoro...Appena posso se la saga di Phedrè mi ispira farò una ff in suo onore... ma ho tante altre fan fiction fantasy da far leggere..
 
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Moirin
view post Posted on 24/5/2009, 21:35




prego!ma questa inizia e finisce qui o è solo il primo capitolo?
 
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NimuedelLago
view post Posted on 24/5/2009, 21:36




Non lo so.. Se ho l'ispirazione può darsi che faccio l'altro capitolo..

sperare sempre..
 
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Moirin
view post Posted on 24/5/2009, 21:38




beh certo, comunque sei molto brava!
 
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NimuedelLago
view post Posted on 24/5/2009, 21:41




Grazie tesoro..
 
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Moirin
view post Posted on 24/5/2009, 21:46




prego!:-)
 
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7 replies since 24/5/2009, 21:07   150 views
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