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Cos'è l'amore?, Harry/Draco PG13 slash

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Lady Slytherin
view post Posted on 14/10/2008, 12:06




TITOLO: Cos’è l’Amore?
AUTORE: Slayer87
PARTE: 1/1
RATING: PG13
DEDICA: per il compleanno di Lori. Ciao bellissima, sono su NA da almeno 2 anni, ma soltanto negli ultimi mesi ho imparato a conoscerti meglio, attraverso le storie che traduci e scrivi, e per quel poco che posso leggere fra le righe delle tue storie, o fra le risposte ai miei commenti, sei una persona speciale. Questa cosetta è tutta per te, per farti gli auguri, sperando che ti piaccia. Un bacio, Noemi.

Cos’è l’amore?

Più Harry ci pensava, più significati su significati gli affollavano la mente.

A livello chimico, lo sapeva, non era niente più di una strana alchimia di ormoni e ferormoni, che reagivano ad un’altra combinazione, attraendosi cosi a vicenda.

Il fatto che lo sapesse, non implicava che lo capisse.

Gli sembrava, per cosi dire, “riduttivo”, considerarlo solo istinto di sopravvivenza o volontà di conservazione.

L’amore era un insieme di tante cose, ma stranamente gli pareva che ci fosse di più della somma delle parti, in questa forza cosi intrinseca al genere umano.

E cosi si mise a pensare alle diverse forse d’amore:

L’amore è amicizia. Era chiaro che se pensava ai suoi amici, gli veniva spontaneo dire che li amava. Non poteva immaginare di stare senza di loro, e sapeva che poteva sempre contare sulla loro presenza, e che poteva essere sempre se stesso. Erano i suoi punti fermi nel mondo ballerino che doveva affrontare, e li apprezzava per quello.

È passione. È il sangue che ti scorre nelle vene velocemente, mentre il cuore batte forte e la razionalità si spegne. È il fuoco sacro che ti divampa dentro, e lui, con la sua sola presenza, fa in modo che queste fiamme non si spengano mai, lasciando sempre una fiammella intatta. Ti divora e ti consuma, ma mai abbastanza per esserne sazi. È sentirsi vivi, solo respirando, perché tutto il resto non ha importanza.

È gelosia, che si scava un posto dentro di te e annulla il tuo giudizio. È la parte oscura di te che si sveglia, che non sente ragioni, ma che in fondo vuole solo difenderlo. È l’istinto di protezione più radicato che c’è in noi, anche se a volte diventa troppo sospettoso, e quasi brutale nell’affermare le sue ragioni.

È possesso. È volersi tenere stretto per sempre la persona amata, e ribadire all’universo intero che tra voi c’è un vincolo che vi unisce e che vi rende partecipi l’uno dell’altro. È attaccamento, voglia di avere tutto di lui.

L’amore è volontà: perché a volte devi saper andare avanti anche se vedi il cielo dipinto a tinte fosche, e non vuoi più combattere, perché tutto si sembra vuoto e inutile. Poi pensi a lui, e capisci che devi alzarti in piedi, perché voi dovete avere una possibilità.

È sacrificio. A volte devi saper metterti da parte, e pensare prima a lui che a te. Perché lui ha bisogno del tuo appoggio, discreto e silenzioso, e tu lo senti che è in difficoltà, e sei frustrato perché lo vorresti consolare, ma non puoi. Allora lasci il compito a qualcun altro, vegliando su di lui senza far rumore, e amarlo ancora di più perché non puoi essere li, con lui.

È ossessione. È un pensiero fisso che ti inchioda e ti martella. È la strana sensazione di dejà-vù che provi ad ogni passo, perché ogni cosa che ti sta intorno te lo riporta alla mente. Si insinua nei libri che leggi, nella musica che ascolti, nelle cose che ti dicono e in qualunque persona tu guardi. È il sole del tuo sistema, e la tua sola paura è che diventi un buco nero.

È compassione, non pietà. È prenderlo tra le braccia e consolarlo, o anche solamente guardarlo da lontano, offrendo il tuo conforto sotto forma di un mantello, o di una tazza di cioccolata fumante. È fargli sapere che da te non avrà ami frasi di rito, ma sguardi che comprendono e riempiono il cuore.

L’amore è dolore, del più profondo, che ti porta in una steppa gelata. Fa male più di qualsiasi tortura, perché lascia profonde cicatrici nell’anima, è soverchiante nella sua oppressione, e sembra invincibile.

È condivisione, di tutto. Dei ricordi, delle cose, delle opinioni. È mettere a nudo l’anima e lasciare che lui la veda e la accolga in se. È prendere ogni cosa e ridarla indietro, è reagire ad ogni suo gesto con uno equivalente. È lasciare sempre aperta la porta, perché lui non ha bisogno di chiavi per entrare.

È devozione. È adorarlo, venerarlo e avere cura di lui. È elevare a lui le tue preghiere e apprezzare ogni cosa di lui, perché lui è il tuo Dio personale e tu, tu sei il sacerdote consacratogli.

È forza, della più potente misteriosa. È la gravità che ti fa stare con i piedi per terra, è quello che ti fa muovere, è il tuo potenziale. È il moto infinto, perché non c’è attrito che possa fermarlo.

L’amore è amicizia, passione, gelosia, possesso, volontà, sacrificio, ossessione, compassione, dolore, condivisione, devozione e forza.

Ma è anche sensibilità, fisicità, comprensione, fedeltà, egoismo, tolleranza, intelligenza, futuro, speranza, possibilità, tenerezza e capacità.

E il miracolo è che ogni persona trovi in un’altra questo e molto di più. Trovi quello che non si sarebbe mai immaginato, ma si sa che è giusto.

L’amore è il motore dell’universo, e Harry non sa spiegarselo, non pensa che ci possa essere un persona che sia per lui tutto questo.

Ma forse il mondo è troppo grande, si dice Harry. E anche l’Inghilterra, e perfino Hogwarts è immenso.

Perché in un sorriso, in un paio di occhi grigi, e in un corpo mozzafiato c’è tutto quello che un uomo può sperare di volere al mondo.

E in fondo al tavolo dei Serpeverde, seduto a capotavola, come suo solito, c’è il più sgargiante esempio di Amore che Harry abbia mai conosciuto.

Amore che abbaglia solo con la sua immagine.

Amore che aveva un nome:

Draco Lucius Malfoy.
 
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