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I racconti di Terramare, Anime di Miyazaki [figlio]

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Alexiel Mihawk
view post Posted on 14/3/2008, 21:33




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Un veliero naviga nel mare in tempesta. Il capitano ordina all’Uomo del Tempo di calmare il mare, ma l’uomo del tempo non riesce a ricordare il vero nome del mare e del vento nonostante tutti i suoi sforzi. Poi, all’improvviso, appaiono due draghi dalle nuvole nere, che si stanno divorando a vicenda. Per i dragoni che vivono nell’occidente più profondo, apparire nelle zone orientali abitate dall’uomo e mangiarsi uno con l’altro è qualcosa di impensabile: l’equilibrio del mondo sta crollando...
Ged è in viaggio, alla ricerca della causa che provoca i mali del mondo. Da ragazzo era un pastore impetuoso e arrogante; ora è un uomo maturo... ed è il più grande dei maghi. Nel corso dei suoi viaggi, incontra Arren, Principe di Enland, e patricida perseguitato da una misteriosa “ombra”. La forza disastrosa che sta distruggendo l’equilibrio del mondo e sta facendo impazzire la gente si sta avvicinando sempre di più, anzi forse è gia accanto ai protagonisti senza che loro lo sappiano. Durante il loro viaggio incontrano Tenar, un'ex sacerdotessa e custode delle Tombe di Atuan e Therru, un'orfana di rara sensibilità che nasconde un segreto. Insieme scopriranno le oscure trame di Aracne, un antico mago che brama la vita eterna. Arren lo affronterà riscattando il proprio peccato, ristabilendo l'equilibrio e riconsegnando le tenebre alla luce.
La magia di Aracne non aggiusta gli eventi ma li guasta, alimentando nel giovane principe la paura della morte e il desiderio innaturale dell'eternità. Aracne ha il carattere e le caratteristiche di un "signore oscuro": produce un'energia soprannaturale, infligge maledizioni ed è ossessionato dall'immortalità. Arren, sotto l'effetto di un sortilegio che nutre la sua paura di morire e perciò di vivere, combatte l'irriducibilità della morte con la quale alla fine viene ai patti, perché per quanto desiderabile la vita eterna è contro le leggi di natura.
I personaggi hanno facce i cui connotati abbiamo visto, identici, nelle opere del genitore, da Laputa a Il castello errante di Howl (qui c’è un drago troppo simile al mostro in cui si trasforma il mago protagonista di Howl). E torna fin troppo spesso anche la melma fangosa e nerastra tanto importante per Miyazaki padre come simbolo dell’inquinamento fisico e morale dei suoi eroi problematici (come ad esempio in Princess Mononoke). Nei Racconti di terramare di Miyazaki jr. si avvertono numerose somiglianze con le produzioni del genitore: lo spunto ecologista, la predilezione per la materia fantasy, la relazione tra il nome e l'identità della persona, gli elementi della mitologia nipponica fino al character design dei personaggi. Ma le migliori intenzioni non bastano al figlio, che anima una brutta copia delle opere del padre, trascurando le qualità caratteriali dei protagonisti e semplificando la poetica della scrittrice americana. Dal punto di vista tematico il discorso non cambia: la morale dei personaggi tanto geniale nel padre diventa semplice ambiguità nel figlio. Perché il giovane Arren uccide il padre all’inizio del film? Ogni scelta morale, o immorale, di un personaggio viene perfettamente narrata nelle opere di Miyazaki Senior. Qui si vede solo la pallida ombra del suo genio.


SPOILER (click to view)
Recensione Di Alexiel Mihawk
 
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»Picci•
view post Posted on 9/11/2009, 20:54




So che è tratto da una trilogia di Ursula K. Le Guin "La saga di Earthsea", ma io ho letto solo quella. Comunque se resta fedele al libro (cosa che raramente succede xò non si sa mai...) sono sicura che sia allo stesso tempo intrigante e bello, ma anche noioso in alcuni punti. ^^
 
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1 replies since 14/3/2008, 21:33   257 views
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