Kushiel's Legacy ~ Jaqueline Carey's Saga First Italian Forum {Since 27-12-07}

Angel's Punishment, Phèdre/Mélisande [NC17]

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galatina
view post Posted on 9/3/2008, 14:23




Allora provo a postare una storia, spero di non fare pasticci. Se ho sbagliato qualcosa correggetemi! :P

Titolo: Angel's Punishment
Autore:Galadwen/galatina
Genere:Drammatico, introspettivo, erotico
Rating:NC17
Tipologia: One-shot
Avvertimenti: Fem-slash, violenza, What if

L'ho scritta dopo il primo libro in realtà, cercando di immaginare cosa sarebbe accaduto se Phèdre fosse riuscita a mettere le mani su Mé lisande e a sconfiggere ciò che la lega a lei. Se per una volta fosse Phèdre ad avere il coltello dalla parte del manico, in senso figurato e letterale...
ps. titolo preso da una canzone dei Lacuna Coil

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Angel's Punishment.

Per la prima volta, ero io a comandare.
Io ad avere lo staffile dalla parte del manico.
Ero un'anguissette, è vero, il mio corpo si tendeva di piacere nel servire i miei patroni, ma ero pur sempre la prescelta di Kushiel; il suo dardo scagliato per punire i mortali, e ricordare che non si infligge sofferenza senza compassione. E quella volta punii.
Eppure, non avrei mai immaginato di poter arrivare a tanto. Mai immaginato che il potere che Mélisande Shahrizai aveva su di me potesse trasformasi, nutrito dal dolore e dal rancore, in una rabbia tanto terribile e profonda; glaciale come gli occhi che mi avevano guardato, impassibili, bruciante come il tocco della sferza sulla pelle nuda. Ancora oggi, sono certa che se non fosse stata la volontà del mio Signore a sorreggere il mio braccio, non ce l'avrei mai fatta. Semplicemente, non avrei potuto, perché a dispetto di tutto il mio cuore è mortale.
Ma in quel momento la mia ira era la Sua, che si abbatteva in violenti colpi sulla schiena di Mélisande. Lei non emetteva un solo gemito.
Dopo averla a lungo inseguita e infine trovata, prendevo per me quel momento terribile e sublime. La punizione di Kushiel per mano della sua ancella.
Guardai quel corpo nudo, che dondolava appeso alle catene cui l'avevo legato; il sangue che scorreva in piccoli rivoli sulla schiena. Eppure, nemmeno in quella posa riusciva ad essere inerme.
"Che cosa vuoi?" mi aveva chiesto Mélisande la sera prima, quando finalmente l'avevamo catturata.
"Cosa voglio?" le avevo risposto in un sussurro gelido, la rabbia che montava in me "Voglio che ti umili, Mélisande Shahrizai, che supplichi il perdono che non avrai, che supplichi la sferza di Kushiel; voglio che ti arrendi al mio volere come io mi arresi al tuo. Che tu sia l'anguissette e io il patrono." La mia voce aveva vibrato nel pronunciare quelle parole, quasi non la riconoscevo, e la foschia rossa aveva cominciato a danzarmi davanti agli occhi. "Sai che non è possibile" aveva risposto, inarcando le sopracciglia perfette e guardandomi con i suoi occhi di zaffiro. "Io credo di sì" avevo replicato, altrettanto ferma. E ora anche qualcosa di simile al desiderio cominciava a premere in me. Che Elua mi perdoni, la desideravo ancora; ancora e nonostante tutto. Ma volevo che fosse lei a implorarmi, stavolta. Vidi un lampo di paura passarle nello sguardo, ma svanì subito; dopo tutto era sempre una Shahrizai. Sorrise, e chinò la testa "Come vuoi tu, Phèdre."
Si era arresa, ma come si può arrendere una della sua stirpe: con orgoglio.
E ora era lì, appesa alla mia mercé.
L'avevo legata, l'avevo torturata; avevo costretto il suo corpo a trarre piacere dal dolore, come il mio faceva spontaneamente, usando tutte le arti di Naamah e la forza di Kushiel. Quando le avevo ordinato di soddisfare il mio piacere, l'aveva fatto. Oh dei, se l'aveva fatto! A tutt'oggi, non riesco veramente a comprendere perché l'avesse fatto; non era sua natura obbedire, e probabilmente lo fece per amore della sfida, perché per lei anche quella lo era: l'ultimi sfida di Mélisande Shahrizai, e non avrebbe mai accettato di uscirne perdente, anche se mi vergogno ad ammettere che sperai che fosse anche un po' di desiderio per me, e non solo l'orgoglio, a muoverla. Per cui, non fu da meno di me nel mettere in pratica tutta la sua conoscenza sul mio corpo, che si tendeva di piacere al suo tocco. Avevo goduto, sì: avevo goduto delle sue mani e della sua bocca, sotto cui mi ero dischiusa come una rosa. Avevo goduto nell'ordinarle ogni singolo movimento, nell'avvicinare la sua testa al mio sesso, nell'obbligarla a darmi tutto quel che poteva, anche se sapevo che era una mera illusione: non avrei mai avuto un briciolo di Mélisande; ma in quella notte terribile, mi importava assai poco. Mi importava solo di cogliere tutto ciò che potevo, di usare quel corpo splendido, per cui tanto avevo smaniato e che tanto mi aveva fatto desiderare; mi importava solo di illudermi di sottomettere quella volontà che tanto dolore mi aveva inflitto. Mi importava solo di riempirmi gli occhi di lei, prima che tutto finisse.
Infine, l'avevo appesa a quella catena, e l'avevo sferzata fino a farmi dolere il braccio; finché lo staffile non era stato bagnato del suo sangue, come lo era stato del mio quando mi ero abbandonata nelle mani dei sacerdoti di Kushiel, per espiare le mie colpe.
Eppure, neanche adesso riuscivo a scorgere tracce di pentimento sul suo corpo, che rimaneva immobile e silenzioso.
Le andai davanti, e la osservai in silenzio. Lei alzò il volto, appena abbassato, e mi sorrise, beffarda.
-Sei...soddisfatta, Phèdre?- la voce le tremava impercettibilmente.
-No- risposi, la rabbia trasformata in gelida sicurezza -Lo sarò solo quando lo dirai- lei ricambiò il mio sguardo, per nulla intimorita.
E allora presi le flechettes. Era strano, sentirsi al posto di Mélisande. Ma di certo lei non si sentiva me nemmeno in un centesimo del suo essere: lei era sempre e solo Mélisande Shahrizai.
Il suo corpo rabbrividiva, sotto le lame affilate come rasoi, che mi stupii di saper usare con tanta deliberata lentezza, e crudeltà. Ci volle tutta la mia forza per rammentarmi che lo meritava, perché quello che aveva fatto era al di là di ogni redenzione.
Mi spinsi fin dove lei era arrivata, e anche di più poiché non arrivò nessun signale a fermarmi; quando spinsi le flechettes nella sua fessura, come lei avrebbe sicuramente fatto con me se non avessi dato il signale, provai un brivido e un nodo alla gola, vedendo il sangue scorrere tra le sue cosce, ma ebbi quello che volevo: ognuno ha un limite e Mélisande non fece eccezione. Il suo corpo si tese e lei urlò di dolore.
-Basta!- gridò -Ti chiedo perdono Phèdre!- ma non bastava.
-Non a me- dissi, implacabile, scuotendo la testa.
-Perdono!- gridò ancora, le flechettes che tagliavano il suo interno. -Perdono, mio signore Kushiel...-
disse infine.
Allora estrassi la lama, e le cosparsi il corpo con acqua salata, come facevano i sacerdoti mascherati di bronzo, per disinfettare le ferite e perché il ricordo del dolore del pentimento restasse marchiato nella memoria. Ero esausta.
Guardai un' ultima volta quegli occhi simili a zaffiri che tanto tempo prima mi facevano tremare le ginocchia, e che ora luccicavano appena di lacrime -Kushiel dà, Kushiel prende- dissi soltanto.
Poi me ne andai, lasciando che i servi si occupassero di lei; l'indomani sarebbe stata consegnata alla giustizia della regina, e giustiziata.
Uscita dalla stanza mi accascia contro la parete: mi sentivo svuotata, totalmente. Era tutto finito, tutto. E con mio grande sollievo, piansi.
 
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°Galya°
view post Posted on 9/3/2008, 18:06




Scritta benissimo, grazie per averla postata anche nel forum!
Spero che ne scriverai altre... Magari con un certo Cassiliano, nh...?

*me manda messaggi subliminali*
 
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galatina
view post Posted on 9/3/2008, 19:00




CITAZIONE (°Galya° @ 9/3/2008, 18:06)
Scritta benissimo, grazie per averla postata anche nel forum!
Spero che ne scriverai altre... Magari con un certo Cassiliano, nh...?

*me manda messaggi subliminali*

Grazie ^^ sì, volentieri. Li adoro insieme *_* sopratutto quando bisticciano.
 
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Aquinnah
view post Posted on 30/7/2008, 09:48




wow! i miei complimenti. sei davvero brava a scrivere!
 
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Lady Slytherin
view post Posted on 7/10/2008, 17:28




Mi è piaciuta.
In un certo senso ci voleva anche, anche se io avrei messo negli avvertimenti OOC. Hai detto che è stata scritta dopo il primo libro, però, quindi in effetti all'epoca ci poteva ancora stare. OOC perchè mi stona un pò che Phèdre si comporti così. ma più che Phèdre, mi stona Melisande. Che secondo me avrebbe accettato, nell'ipotesi da te citata, ma non sarebbe stata così rassegnata. probabilmente, per come la vedo io, avrebbe mostrato a Phèdre tutto il potere che si ha dall'altra parte, se capisci cosa intendo.
Phèdre secondo me non ce l'avrebbe mai fatta, non perchè sia debole, tutt'altro, ma occorre un genere diverso di crudeltà, per fare quello che hai descritto, a mio avviso. A meno che quello di Phèdre non sia solo un cercare delle giustificazioni al suo atto, in quel caso ammetto che potrebbe arrivare a tanto, ma per come vedo io Phèdre, non è il tipo da cercare giustificazioni, su un argomento tale poi.
Ora questa non è assolutamente una critica nei tuoi ocnfronti, anche perchè la storia merita ben più di qualche lode, è scritta veramente bene, solo è la mia opinione sui personaggi. Mi piacerebbe sapere anche la tua opinione, se vuoi.
 
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4 replies since 9/3/2008, 14:23   328 views
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