kaneka |
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| CITAZIONE -Sai quante probabilità c'erano che quel tiro andasse a segno?- mormorò Joscelin. - Nemmeno ci alleniamo a farlo. Mai!!- -Già- deglutii e feci un cenno in direzione di Harald, immobile accanto al promontorio e già coperto da una spolverata di neve. -Sai che è stato lui a darmi il mantello? Non mi ha neanche mai chiesto di restituirglielo.-Lo so.- Con uno sforzo evidente, Joscelin di staccò da me e riuscì a mettersi in piedi da solo... cap. 52 pag. 502 CITAZIONE Joscelin recuperò il diamante senza commenti, riallacciandomelo al collo 'Meglio lui, pensai nel sollevarmi i capelli, che chiunque altro di quelli che me l'hanno messo in precedenza'. Quand'ebbe finito, seguì l'intera lunghezza della mia colonna vertebrale con un dito. -E' un peccato che tu abbia dovuto lasciare incompiuta la tua marque-mormorò-E' bella, sai?Come te.- Mi voltai a incrociare il suo sguardo e lui mi regalò un sorriso ironico. -Se dovevo cadere in disgrazie agli occhi di Cassiel-disse sottovoce- almeno so che ci è voluta una cortigiana degna di un re!- _Oh Joscelin...-mi chinai a prendergli la testa tra le mani e gli baciai la fronte. cap.53 pag. 509 CITAZIONE -Sapresti spiegarmi perchè i servi di Naamah portano la marque?- -Non lo sapete?- sorris, alzando le spalle in modo che la seta sfiorasse la pelle dolorante. -Si dice che Naamah fosse solita graffiare con le unghie la schiena degli amanti che l'avevano appagata, i quali avrebbero così portato il segno di quel marchio d'estasi per tutta la vita. Noi lo facciamo in suo onore, per ricordare- cap. 60 pag.581 CITAZIONE Lasciare Joscelin fu la cosa più dura, perchè sapevo che non mi avrebbe mai perdonata. Mi chinai su di lui mentre dormiva-baciato dai raggi argentei della luna come Endimione nel vecchio racconto elleno - a gli posai le labbra sulla sua fronte, con sufficiente leggerezza da farlo soltanto mormorare nel sonno.-Addio, mio Cassiel- bisbigliai, lisciandogli i capelli. cap.86 pag.801 CITAZIONE .....-Sarà meglio per te se mi spieghi-disse, quasi con gentilezza - Non ti devo una morte rapida ma te la concederò, se parlerai-. Ho già detto che era bello, per essere uno skaldo: la luce delle torce portate dai guerrieri che ci stavano attorno riluceva sulla fascetta d'oro che legava i capelli e sul filo d'oro che gli attorcigliava la barba in due punte. Mi faceva male il viso e avevo le lacrime agli occhi, eppure risi, non avendo più nulla da perdere. - No, mio signore,-replicai semplicemente.-Sceglierò l'altra alternativa.- cap. 87 pag.810 Questi sono alcuni, oltre quelli che avete citato voi, ma sono passi che mi hanno proprio colpita tanto!!!!!
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